2021 – L’anno di Dante Alighieri
Percorsi Letterari – Gaville
Nel 2021 ricorre il settecentesimo anniversario della scomparsa del fiorentino più illustre, Dante Alighieri, e nel ricordare e celebrare la sua opera nella vastità dei personaggi e dei luoghi nominati nella Commedia, ci imbattiamo anche in un piccolo borgo del Valdarno Fiorentino: Gaville, oggi nel comune di Figline e Incisa Valdarno.
Nel XXV canto dell’Inferno Dante conclude l’ampia descrizione, iniziata nel canto precedente, della VII Bolgia dell’ VIII cerchio dove sono punite le anime che si sono macchiate col peccato del furto.
Dopo il ladro pistoiese Vanni Fucci e la mitologica figura di Caco in forma di centauro Dante inizia la terribile descrizione della portentosa metamorfosi incrociata che porta a trasmutare vicendevolmente un’anima dannata ed un serpente; un inverosimile e perfetto scambio della forma dei corpi tale da farci sopraggiungere l’orribile sospetto che in ognuno degli innumerevoli serpenti che ammanettano le anime dei ladri presenti sulla scena, possa annidarsi a sua volta un’anima dannata a perfetto completamento di un contrappasso assoluto.
151 l’altr’era quel che tu, Gaville, piagni.
In conclusione al canto Dante ci presenta la controfigura del serpente come “quello per cui tu Gaville continui a versare lacrime e sangue”.
Gaville sembra infatti che nel 1300 “piangesse” ancora a causa di brutali rappresaglie dei familiari di Francesco dei Cavalcanti, detto il Guercio, ucciso anni prima da certi uomini del paese perché, mentre titolare di cariche pubbliche, si rese colpevole di appropriazioni indebite favorite dall’esercizio di tali compiti.
Da visitare:
Pieve romanica di San Romolo a Gaville – Casa della Civiltà contadina.
Il sito della pieve era abitato fin dall’epoca romana e si trovava lungo la via Cassia Adrinea che collegava Firenze ed Arezzo. I lavori di costruzione della chiesa hanno inizio nel 1007 probabilmente accanto ad una torre di avvistamento preesistente, un “guardingo”, forse di origine longobarda e che attualmente rappresenta il campanile della pieve. La chiesa viene terminata nel 1070 e dedicata a San Romolo, primo vescovo di Fiesole. Nel Medioevo faceva parte dell’’omonimo castello, uno dei più forti castelli del Valdarno Superiore, appartenente alla potente famiglia ghibellina degli Ubertini che introdusse Gaville nelle lotte con la Repubblica Fiorentina.
La canonica della pieve ospita la casa-museo della civiltà contadina.
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